mercoledì 17 gennaio 2018

Hip Hop - Something from Nothing



Analizziamo una tra le culture più influenti della seconda metà del '900.



Il movimento ha probabilmente mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, competendo con DJ Afrika Bambaataa, si dice abbia inventato il termine "hip hop" per descrivere la propria musica. Cuore del movimento è stato il fenomeno dei Block party: feste di strada, in cui i giovani afroamericani e latinoamericani interagivano suonando, ballando e cantando a ritmo della musica, che è in 4/4. Parallelamente il fenomeno del writing contribuì a creare un'identità comune in questi giovani, che vedevano la città sia come spazio di vita sia come spazio di espressione: ogni persona era libera di esprimere la propria identità con questo nuovo metodo musicale.


Negli anni ottanta/novanta, gli aspetti di questa cultura hanno subito una forte esposizione mediatica varcando i confini americani ed espandendosi in tutto il mondo. Il riflesso di questa cultura "urbana" ha generato oggi un imponente fenomeno commerciale e sociale, rivoluzionando il mondo della musica, della danza, dell'abbigliamento e del design.

Writing




Writing, termine per indicare i graffiti. Nei tempi passati, i graffiti ricoprivano uno speciale significato tra gli elementi della cultura hip hop, si tratta di una forma d'arte esistente già dagli anni 1970, pur essendosi sviluppata in maniera decisiva solo nei tardi anni ottanta per fiorire durante la decade successiva.
I Graffiti, nella cultura hip hop, diventarono un modo per etichettare una crew o una gang, e fu utilizzato soprattutto in tal senso negli anni 1990 nella metropolitana di New York, espandendosi più tardi agli altri muri della città. Questo movimento dai treni ai muri fu incoraggiato dagli sforzi dell'autorità dei trasporti di New York (Metropolitan Transportation Authority) per sradicare l'abitudine dei graffiti dalle loro proprietà.
La prima forma di graffiti nella metro era una firma fatta con vernice spray, detta tag, che presto si sviluppò in grandi ed elaborate lettere, complete di effetti di colore, ombreggiature, 3d, eccetera. Con il passare del tempo, il writing si sviluppò artisticamente e cominciarono a definire fortemente l'aspetto delle aree urbane. Alcune crew hip hop hanno mutuato il loro nome attraverso i graffiti, così come i Black Spades di Afrika Bambaataa. Nel 1976, artisti dei graffiti quali Lee Quinones incominciarono a dipingere interi murales con elaborate tecniche.
Il libro Subway Art (New York: Henry Holt & Co, 1990) e il programma TV Style Wars (andato in onda per la prima volta su PBS del 1990) furono tra le prime vie che seguì l'aerosol art per giungere al grande pubblico, e rapidamente il resto del mondo imitò e adattò questa arte. Oggi quindi, tale forma d'arte è presente fortemente anche in EuropaSud AmericaAustralia e Giappone. I Graffiti sono stati demonizzati da alcune autorità e associate con leggerezza a violenza, guerra fra bande, droga e microcriminalità. Nella maggior parte delle legislazioni, creare graffiti su pubbliche proprietà senza permesso è considerato crimine punibile con multe o reclusione.






« È un'attitudine notturna, i suoi soggetti sono in crescita costante, fondamentalmente recidivi a tutto di fatto non li senti e non li vedi e non avverti i loro schemi, ti sfugge il concetto, vedi solo nomi, per te sembra una cosa semplice due bombole d'argento e una pressione grazie all'indice; non chiamare affreschi quelli che vedi sui palazzi, la terminologia corretta è pezzi, zero tabbozzi ognuno ha il suo motivo, il proprio stile e ne va fiero e niente in dolce a chi ne fa un lavoro, io non vengo sul tuo muro per denaro resto concreto e sto aggrappato a un sogno sono in ferrovia è un top-2-bottom su un vagone bianco il tempo ha sviluppato nuovi stili, nuove forme, situazioni sempre pese come ci ha insegnato Phase per cui non ti stupire se ti è tutto incomprensibile, è assai difficile il concetto senza il codice. Sull'acciaio, sul muro lascia tracce di colore come un codice, il concetto che ti è estraneo rende tutto più difficile »
cit. KaosOne

B-boying










Il B-boying è uno stile dinamico di danza. Il "breaking" (Il termine breaking - spesso contratto in break - si è originato dai danzatori delle feste animate da Kool Herc, che eseguivano i loro migliori movimenti sui breaks dei pezzi selezionati) è il primo stile creatosi per quanto riguarda la danza hip hop, a cui ben presto si aggiunsero molti altri stili, che, a differenza del breaking (nato da passi della capoeira), si formarono su ritmi tipicamente funky. Tra i maggiori ricordiamo il popping, il locking, il boogaloo, il tutting. Era comune durante gli anni settanta-ottanta vedere gruppi di persone con una radio su campi di basketball, marciapiedi e simili, esibirsi in shows di breakdance per un pubblico anche vasto.
Al giorno d'oggi possiamo osservare l'evoluzione dell'hip hop, che va dall'house al krumping, fino al newstyle hip hop in generale.
La danza new style proviene dal breakdancing, ma non consiste esclusivamente in movimenti tipici della breakdance. Diversamente da altre forme di danza, che sono spesso strutturate, la new style ha poche (o nessuna) limitazioni di posizione o di passi. La grande differenza tra new style e breakdance è che la new style si balla generalmente in piedi invece la breakdance ha dei passi in piedi (toprock), ma, generalmente, si balla "per terra". La breakdance si diffuse dall'America all'Europa, poi in tutto il mondo. La danza hip hop è in continua evoluzione: dapprima ballata sulle comuni ottave della musica, essa è ora costruita sulle parole "rappate" dai rappers nelle canzoni, dando così molta più possibilità di inventiva ad un ipotetico coreografo. La musica Dubstep ha inoltre contribuito a questo sviluppo, essendo essa caratterizzata da suoni "tempestivi" e decisamente particolari che, come per le parole nelle canzoni, danno molto spazio alla fantasia di chi sceglie di utilizzarne dei pezzi per ballarci sopra.



DJing








L'hip hop non ha inventato la pratica del DJing, ma ne ha esteso i confini e le tecniche. Il primo DJ hip hop è stato Kool Herc, che creò l'hip hop attraverso l'isolamento dei break dal resto della canzone. In aggiunta allo sviluppo determinato dalle tecniche messe a punto da Herc, altri DJ come Grandmaster FlashGrand Wizard Theodore e Grandmaster Caz diedero al genere ulteriori innovazioni come l'introduzione dello scratching e del beat juggling, tecniche appartenenti al Turntablism.

Tradizionalmente, il DJ utilizza due giradischi contemporaneamente, connessi a un mixer, un amplificatorealtoparlanti, e altri diversi pezzi dell'equipaggiamento tipico occorrente per suonare musica elettronica. Il DJ può così produrre vari giochi (detti tricks) tra i due album presenti sui giradischi. Il risultato è un suono unico, creato dalla combinazione sonora di due separate canzoni in un unico pezzo. Il Dj non va quindi confuso con il produttore discografico della traccia musicale (pur essendoci una considerevole sovrapposizione tra i due ruoli).





Nei primi anni dell'hip hop, i DJ erano le star, ma i riflettori si puntarono già a partire dal 1990 più sugli MC, particolarmente per il contributo di Melle Mel del gruppo di Grandmaster Flash, ovvero i Furious Five. Comunque un certo numero di DJ è ugualmente salito alla ribalta negli anni più recenti. La galleria dei DJ maggiormente famosi include Grandmaster FlashMr. MagicDJ Jazzy JeffDJ Scratch degli EPMDDJ Premier dei Gang StarrDJ Scott La Rock dai Boogie Down ProductionsDJ Muggs dei Cypress HillJam Master Jaydai Run DMC, Eric B.Funkmaster FlexTony TouchDJ ClueDJ QbertDr. Dre degli NWA e DJ Lord e Terminator X dei Public Enemy

MCing







L'Mc (Master of Cerimonies) intrattiene il pubblico con il suo rap, riprendendo le radici giamaicane del toasting, e crescendo grazie all'introduzione nella cultura hip hop da parte di DJ Kool Herc e DJ Hollywood nei primi anni 1970. Il primo vero MC nella cultura hip hop si può definire Coke La Rock. Il rapping e l'arte dell'MCing si sono sviluppati attraverso gli anni grazie alle conquiste di artisti quali Melle MelKool Moe DeeSchoolly DRun DMCRakimChuck DKRS One e Busta Rhymes.
Uno dei più importanti aspetti dell'MCing è il concetto di battle (battaglia). Le battaglie sono in buona sostanza competizioni tra due Mc a colpi di rime rap, pratica datata nei primi anni della cultura hip hop. Lo scopo di tali battaglie è di svalutare il proprio avversario e le sue qualità liriche o personali, oltre a ricercare il favore del pubblico per la propria performance. Il livello di impressione destato nel pubblico dai competitori di tali sfide è determinato da varie forme di espressione, dall'abilità, dagli insulti utilizzati e dalla capacità di "muovere la folla". La reazione del pubblico determina la vittoria, riconoscendo il migliore "poeta".
La maggior parte dei veri battles si svolgono nei club hip hop underground e negli eventi similari, sebbene altri si svolgano informalmente negli angoli delle strade. Questi eventi sono usualmente appuntamenti fissi, molti dei più conosciuti MC esperti in questo tipo di sfide sono saliti alla ribalta grazie a battle svolti in radio più o meno locali, o producendo dischi di dissing in cui dichiarano i propri nemici. La maggior parte dei battles sono eventi pubblicitari usati per dare esposizione ai partecipanti e acquisire quindi più fan.
Sono invece meno comuni delle sfide tra MC, corrispondenti battles per DJ, breakers, beatboxers. Come per le sfide a colpi di rap, la risposta del pubblico e il grado di partecipazione (occasionalmente persino una giuria) determinano i criteri per designare il vincitore.